domenica, febbraio 25, 2007

ancora berto e consorte riscritti nell'auto di nori (con cadavere)

(riscrittura di Simone S. dalla riscrittura di berto e consorte nell'auto con nori)

UN CADAVERE DI TROPPO


Non potevo crederci che dopo tanto tempo mio marito si decidesse a fare una vacanza anche se solo per il fine settimana. Avevo preparato i bagagli con la massima precisione ed erano già pronti davanti alla porta dalla sera prima. Lui invece ha lucidato la sua vecchia due cavalli “ Sarebbe meglio cambiarla non pensi? “ gli avevo detto qualche giorno fa.
“ No cara, è un ricordo di quando eravamo fidanzati… E poi fin che va! “ mi aveva risposto
“ Almeno falla controllare da un meccanico prima di partire! “
“ Certo quando avrò tempo, cara, lo sai devo andare prima dal medico per me, sento sempre quel dolore insistente alla milza! “.
Si partiva, si prendeva l’autostrada, e ci si fermava al primo autogrill “ Cavolo mio marito non sa fare nemmeno i calcoli del consumo della benzina “ penso, ma poi capisco che voleva essere sicuro di arrivare a Modena. Mi ricordo che una mattina era arrivato in ritardo al lavoro e mi aveva raccontato che era colpa del segnalatore del livello del serbatoio ed era rimasto a piedi, allora penso che forse questa volta aveva visto giusto. In ogni caso io ne approfitto per sgranchirmi un pò le gambe e fare colazione. Ripartimmo, ma durante il viaggio evitavo di parlare con mio marito perché si finiva sempre col cadere in discorsi medici sulla la sua salute, preferì sentire un po’ di musica per radio che essendo in cinta mi rilassava. Ma la cosa non durò molto perché la machina faceva un rumore inquietante e poi cominciai a notare all’altezza del muso delle scintille.
“ Fermati caro, guarda che stiamo andando a fuoco! “
“ Non ti preoccupare lo fa spesso quando ingrano la quinta… Piuttosto mi preoccupa la spia rossa del cruscotto che si accende e si spegne in continuazione e non so cosa indichi! “
“ Essendo rossa nulla di buono suppongo… Perché non ti fermi? “.
Riusciva a fermarsi in una piazzola d’emergenza e si metteva a controllare il motore poi mi diceva “ Vado dalla collanina del SOS… Resta in auto!” con la voce sconsolata.
Tornava poco dopo “ Io questi totem non lì capisco, in ogni caso credo di essere riuscito ad chiamare il carro attrezzi! “
“ Lo spero bene! “ .
Arrivarono dopo un’ora i soccorsi, un uomo alto, barbuto uscì dal carro attrezzi controllò il motore e parlò con mio marito ma io non sentì quello che dicevano perché mi trovavo all’interno, ma dalla faccia depressa di mio marito capì che era grave. Così portammo la machina fino all’officina dove cominciò a sistemarla. Qualche ora dopo era pronta “ Sono cento per il guasto e cinquanta per il trasporto! “ dice l’uomo.
Per fortuna mi ricordavo dove era la carta dell’Aci che non ci fatto pagare il trasporto si trovava con le altre cose della machina nel bagagliaio. Aprendolo però ci fu una brutta sorpresa : un uomo morto. Cosa ci faceva un cadavere vestito da prete nella nostra auto? La risposta là abbiamo avuta dopo perché al momento c’era qualcosa di più importante: mi si erano rotte le acque.