berto e sua moglie nell'auto di nori
(compito del primo incontro. riscrittura di Monica R.)
Imbocco l’autostrada con la mia vecchia due cavalli che mi dà un sacco di problemi. Devo fare benzina, non so mai se ce n’è abbastanza perché il segnalatore del livello del serbatoio non funziona. Non posso mica restare a piedi, ho anche mal di reni e rischio una di quelle maledette coliche lancinanti che tsanno sempre in agguato. E poi c’è mia moglie, qui, accanto a me, che ha la nausea perché è incinta, ma è anche stufa di sentire i miei lamenti, così mi dice che sono matto, che devo mettere la testa a posto adesso che sto per diventare padre e infine che devo andare da un urologo. Mi sento l’esaurimento addosso con tutti questi pensieri, ho anche mal di stomaco che si fa sentire ad ogni cambio di stagione. Ho l’impressione che persino la due cavalli non mi sopporti più, fa delle scintille strane, si ferma, si spegne, forse è malata come me. Intanto mia moglie continua ad avere la nausea ed è tardi, scendo dalla macchina, apro il cofano, mi spingo troppo in avanti e mi ritorna il dolore al rene. Cammmino lentamente sulla corsia di emergenza verso la colonnina dell’esseoesse, schiaccio il pulsante col disegno del carro attrezzi, la lampada rossa di conferma si accende ed io mi incammino verso la macchina e mia moglie.
Penso al mio rene dolorante, a mia moglie incinta, alla macchina che non dà più segni di vita... ma ecco spuntare l’uomo del soccorso che, contento di avermi trovato carica la mia due cavalli sul carro attrezzi della Europ Assistance.
E’ bella la mia macchinina la sopra, sta proprio bene, sembra me, sdraiato sul lettino del radiologo che mi conferma un’ulcera allo stomaco grande come una moneta da cinque lire, mentre mia moglie, in lacrime, mi chiede perdono per non avermi creduto...
Intanto, in un officina di Parma, alla due cavalli è partita la ventola, il motorino e la spesa per la riparazione è di duecentomila lire; per fortuna non devo spendere niente per il soccorso, nonostante la card della Europ Assistance sia scaduta da un bel po’.
La macchina ora è come nuova, anch’io sono guarito, l’urologo, visitandomi, ha visto un calcolo che è riuscito a far cadere con i suoi minuscoli attrezzi. Adesso non ho più dolori, il mio rene è in ottima forma. Con la divisa da magazziniere sotto il cappotto e due bottiglie di lambrusco me ne vado a casa, per far festa perché sono diventato padre.
Imbocco l’autostrada con la mia vecchia due cavalli che mi dà un sacco di problemi. Devo fare benzina, non so mai se ce n’è abbastanza perché il segnalatore del livello del serbatoio non funziona. Non posso mica restare a piedi, ho anche mal di reni e rischio una di quelle maledette coliche lancinanti che tsanno sempre in agguato. E poi c’è mia moglie, qui, accanto a me, che ha la nausea perché è incinta, ma è anche stufa di sentire i miei lamenti, così mi dice che sono matto, che devo mettere la testa a posto adesso che sto per diventare padre e infine che devo andare da un urologo. Mi sento l’esaurimento addosso con tutti questi pensieri, ho anche mal di stomaco che si fa sentire ad ogni cambio di stagione. Ho l’impressione che persino la due cavalli non mi sopporti più, fa delle scintille strane, si ferma, si spegne, forse è malata come me. Intanto mia moglie continua ad avere la nausea ed è tardi, scendo dalla macchina, apro il cofano, mi spingo troppo in avanti e mi ritorna il dolore al rene. Cammmino lentamente sulla corsia di emergenza verso la colonnina dell’esseoesse, schiaccio il pulsante col disegno del carro attrezzi, la lampada rossa di conferma si accende ed io mi incammino verso la macchina e mia moglie.
Penso al mio rene dolorante, a mia moglie incinta, alla macchina che non dà più segni di vita... ma ecco spuntare l’uomo del soccorso che, contento di avermi trovato carica la mia due cavalli sul carro attrezzi della Europ Assistance.
E’ bella la mia macchinina la sopra, sta proprio bene, sembra me, sdraiato sul lettino del radiologo che mi conferma un’ulcera allo stomaco grande come una moneta da cinque lire, mentre mia moglie, in lacrime, mi chiede perdono per non avermi creduto...
Intanto, in un officina di Parma, alla due cavalli è partita la ventola, il motorino e la spesa per la riparazione è di duecentomila lire; per fortuna non devo spendere niente per il soccorso, nonostante la card della Europ Assistance sia scaduta da un bel po’.
La macchina ora è come nuova, anch’io sono guarito, l’urologo, visitandomi, ha visto un calcolo che è riuscito a far cadere con i suoi minuscoli attrezzi. Adesso non ho più dolori, il mio rene è in ottima forma. Con la divisa da magazziniere sotto il cappotto e due bottiglie di lambrusco me ne vado a casa, per far festa perché sono diventato padre.
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