mercoledì, febbraio 14, 2007

Secondo incontro 13/2/2006

I compiti! Novelli scolari, i partecipanti al laboratorio hanno letto (e commentato ) le loro riscritture dei brani di Caron, Mozzi, Nori e Berto. Molte e diversificate le produzioni: da chi ha sperimentato una voltura stilistica dei testi, a chi ha reinterpretato 'espandendo' il testo originale, a chi lo ha inserito in una cornice gotica 'di genere', a chi ne ha fatto un pezzo comico, a chi ha indugiato nella psicologia dei personaggi, a chi si è semplicemente divertito a mettere assieme le storie e vedere cosa veniva fuori.
Man mano nel corso della settimana metteremo on line i testi dei partecipanti, in modo che possano essere riletti con più calma anche su questo blog.

Ricordo il compito per la settimana prossima: la riscrittura della riscrittura che vi è capitata in sorte. Il vostro testo diventa ora materiale per un altro partecipante e voi stessi lavorate a partire da un prodotto letterario che è già riscrittura.
Per chi ha ricevuto Mozzi riscritto alla luce di Caron, il compito consiste nell'aggiungere un personaggio femminile, e di proseguire nell'"inventio" del pezzo fino a far arrivare il cadavere del prete in automobile.
Per chi ha ricevuto Nori con i personaggi di Berto, il compito consiste nel riscrivere il pezzo spostando l'io narrante da Berto alla moglie di Berto, e di aggiungere un nuovo fatto narrativo: nel cofano dell'automobile c'è un cadavere.
Ricordo che il vostro materiale di partenza è -adesso- lo scritto che avete ricevuto e non più i modelli di partenza della prima lezione: se il vostro riscrittore non ha usato qualcosa che c'era nell'originale, quella cosa non dovrete usarla. All'opposto, se ha introdotto nuovi temi e nuovi svolgimenti narrativi, quelli possono fare parte del vostro materiale di scrittura.

Due parole su chi ha letto ieri per la prima volta i testi colorati. L'idea di colorare i testi di partenza è venuta per avere la possibilità di tracciare una sorta di geografia fisica del testo, mettendo in rilievo le descrizioni (marrone), i dialoghi (rosso), il narrato principale (blu), e le riflessioni o narrato secondario (verde). Si tratta ovviamente di una colorazione in parte arbitraria: alcune zone dovrebbero avere più colori e all'interno di ogni sezione si potrebbero individuare maggiori o minori intensità di colore, ma permette comunque di avere un immediato colpo d'occhio su alcune caratteristiche maggiori del testo. E' chiaro -ad esempio- che il testo di Mozzi parte da un episodio narrato in principale, cui fa coda un fitto ragionare esplicativo e -oltre- giustificativo, mentre salta agli occhi la struttura più 'classica' di un autore di genere come Caron, con l'uso intenso (e quasi cinematografico) delle descrizioni.
Un esercizio che potete fare anche a casa è quello di applicare la coloritura alle vostre riscritture per notare le affinità e le divergenze rispetto ai modelli originali.