giovedì, febbraio 15, 2007

berto e sua moglie nell'auto di nori

(compito del primo incontro. riscrittura di Giammauro G.)

Così, senza troppa voglia mi trovo a dover prendere l’autostrada, perché lì non ci posso andare con la strada statale, e devo anche fare benzina perché una macchina che va ad acqua ancora non l’hanno inventata e magari potrei farlo io, così divento ricco e mi faccio portare in giro e poi magari vado in America a curarmi questo rene che poi quellì là, i medici americani mi visitano e dopo 5 minuti mi dicono lei non ha mica un rene duodenale, ha una bella ulcera, guardi qua mi dicono mostrandomi le lastre ed io faccio segno di sì con la testa, che lo sapevo ma quelle lastre mica le capisco tanto io e invece la macchina ad aria ancora non c’è e quindi devo fermarmi che ho pure la spia della riserva che non funziona tanto che sono anche arrivato tardi al lavoro l’altro giorno per quella spia e nessuno mi credeva e a me nessuno crede mai quando dico una cosa tantomeno quella ragazzetta che ora si fa chiamare moglie che dice che devo fare almeno trenta euro di benzina perché lei l‘ha vista l’ultima volta la faccia del benzinaio quando ho fatto solo 5 euro ma io non avevo altro che 5 euro e poi non è che al benzinaio devo dare giustificazioni no però dice lei spero che nostro figlio non diventi come te perché dice lei se a volte te ne fossi dimenticato io sono incinta ed anche se ti comporti come se non lo sapessi io lo sono sempre ed io faccio di sì con la testa e intanto penso alla macchina che fa un rumore che non mi piace mica tanto e penso anche a quelle scintille che escono dal cofano e forse mi dovrei preoccupare però mi fanno pensare ai fuochi di Capodanno ed alloro penso allo spumante e ai botti e dico auguri e allora lei mi guarda storto poi vede anche lei le scintille e dice dobbiamo fermarci e metti la freccia che c’è una piazzola ma io stavo ancora pensando al panettone ed allora non faccio in tempo e poi si accende una spia che poi chissà perché si chiama spia, quando si accende è un favore che ti fa mentre una spia quando fa la spia ti mette nei guai vorrei chiederlo alla signora con la pancia che è seduta di fianco a me ma lei ancora mi sta chiedendo perché non mi sono fermato e poi un altro cartello di una piazzola e questa volta riesco a fermarmi faccio come ho sempre visto fare nelle officine che aprono il cofano e scuotono la testa ma era buio e non vedevo niente e allora decido di ripartire ma il motore scoppietta la spia non fa più la spia e mia moglie in quanto incinta inizia a piangere e dice che suo figlio nascerà in un’ autostrada ed io penso perché ha detto suo figlio e poi penso che è solo al quinto mese e poi però piango anch’io lei allora ride perché pensa che pianga per lei invece mi è arrivata una fitta al rene e quello sì che mi fa male e allora dopo due minuti sono di fuori che sto andando alla colonnina dell’sos e sto pensando al rene, al figlio, alla macchina rotta e se quello al telefono mi chiede che problema ha la macchina, io mica gli so rispondere e magari quello non viene perché pensa sia uno scherzo io allora decido di dirgli che ho fuso il motore e poi penso se un motore fuso deve essere sciolto o se è soltanto un modo di dire fondere il motore ed ecco che sono arrivato e non devo parlare con nessuno ma solo schiacciare uno dei due pulsanti e quando torno alla macchina ho il naso gelato e lo sento bagnato ma non so se sta gocciolando davvero o è solo una mia impressione ed allora mi tolgo il guanto e lo tocco ed è asciutto però io lo sento ancora bagnato allora mi rimetto il guanto e mi risiedo il volante e dopo poco arriva il carro attrezzi e quello che lo guida dice che è contento di trovarci lì ed io penso che è maleducato ma lui poi precisa perché sa, spesso la gente telefona e poi va via e secondo me se la macchina fosse ripartita mia moglie sarebbe ripartita perché sa, lei è un po’ incinta e quindi molto volubile ma la macchina non è ripartita e quindi lui la guarda non la moglie ma la macchina ma forse un po’ anche la moglie perché anche se con un po’ di pancia è sempre bella e dice gran bel guaio ed io dico ma no lo abbiamo voluto questo bambino e lui allora mi guarda e mia moglie sbuffa ed allora capisco che parlava della macchina e la ventola e si sbriciolata ed io penso che se si è sbriciolata allora è x quello che non l’ho vista e poi che se tutto va bene saranno 200 euro ma la chiamata, no quella è a parte e allora la signora incinta non per sbaglio apre il cassettino e dice so che c’era, ma dove l’hai messo, sei sempre così disordinato ed io non capisco e l’uomo del carro attrezzi fa x andarsene ed allora lei dice eccolo, lo sapeva mi da un foglio giallo con un numero della Europ Assistance su cui dietro io avevo scritto un numero di targa una volta di una macchina perché non mi ricordo ed io glielo do e non so perché ma mi dice che la chiamata quindi non la paghiamo e mentre io sto ancora pensando a quel numero di targa e perché l’ho scritto, piegato perchè così il dolore al rene ulcerato o quello che è fa meno male, quello dell’sos ci accompagna in stazione perché a casa sua dice non c’è posto ed io che penso che però forse x mia moglie il posto lo trovava.

1 Comments:

Blogger mlova nova said...

(dal laboratorio)
Viene mantenuto lo stile di Berto, e il suo periodo lungo. Oltre al narrato viene mantenuta la frequente divagazione. Dialogo molto intenso, forse più di quello degli originali. Il personaggio è meno insofferente, c’è una maggiore ironia, è quasi una mescolanza di nori e berto. La figura femminile non fa solo da cornice, è più protagonista. Oltre ad essere un esercizio di scrittura, ha le caratteristiche e i tempi di un pezzo autonomo. Funzionale per la lettura.

12:28 PM  

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